domenica 28 settembre 2008

Origini del Kung fu


Origini leggendarie e storia

Spettacolo dimostrativo di Kung-fu al monastero di Daxiangguo
« Solo colui che ha masticato il più amaro degli amari, potrà ergersi uomo fra gli uomini »
(Proverbio del Gong Fu)
Esiste un gran numero di leggende sull'origine delle arti marziali cinesi. Quello che si sa di sicuro è che le prime rappresentazioni artistiche di uomini (probabilmente soldati) in posa marziale risalgono al periodo preistorico (oltre 4000 anni fa). Le arti marziali cinesi rimasero essenzialmente composte da una serie di danze di guerra e da esercizi fisici di preparazione militare fino al periodo denominato "primavere ed autunni" (770 - 476 a.C.) dove nacquero e si svilupparono le grandi correnti filosofiche cinesi come il Taoismo ed il Confucianesimo. In questo periodo le tecniche marziali iniziarono a fondersi con la filosofia e la religione fino a diventare un argomento di studio persino nei monasteri.
Nonostante l'origine delle arti marziali intese più propriamente come metodo di combattimento sia antico e non definito, è da sottolineare che quando si parla di Kungfu si prende spesso semplbbnicemente come punto di riferimento il nome Shaolin. Successivamente si sono sviluppati innumerevoli altri stili e altre arti marziali, molte in modo diretto o indiretto da quanto praticato anticamente nel tempio Shaolin.
Secondo la mitologia dello Shaolin Kung-Fu, i monaci Shaolin furono istituiti dall'imperatore cinese dell'epoca per esercitare la funzione di guardia imperiale. La leggenda vuole inoltre che i monaci, per costruire le loro tecniche, si basassero sul comportamento degli animali determinando in questo modo anche gli odierni nomi dei vari stili che si sono diramati dell'originario insieme di stili Shaolin. Altre leggende raccontano di gesta eroiche come la presunta sconfitta di un intero esercito di mille guerrieri mongoli da parte di quattro monaci Shaolin padroni di un'invincibile tecnica conosciuta col nome di Qi-Gong (tecnica della camicia di ferro o insensibilità al dolore).
Le varie persecuzioni religiose segnarono il declino di molti templi (fra cui il famoso tempio di Shaolin) e la nascita di "scuole" di arti marziali molto simili a sette segrete ed esoteriche. Questo portò ad un frammentarsi delle tecniche e delle conoscenze dando vita a migliaia di stili molto differenti fra loro, senza contare gli innumerevoli stili detti "del contadino" praticati dagli abitanti delle campagne e che si tramandavano di generazione in generazione.
Durante la grande rivoluzione culturale le guardie rosse, legate alla banda dei quattro, cercarono di distruggere i vari stili di kung-fu, opera portata avanti odiernamente dal regime cinese, in quanto viste come un retaggio dell'epoca imperiale, dando loro la possibilità di sopravvivere solo come attività sportiva controllata e coordinata da un organismo centrale, vedi Shaolin, Taichi etc.

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